PETER SANDELIN
NUVOLE CHE VIAGGIANO FURTIVE
Nuvole che viaggiano furtive
nella coppa delle betulle?
No, un uomo che va per il sentiero
e le contempla.
(da Eri tu?, 1973)
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La scrittura del poeta finlandese di lingua svedese Peter Sandelin è dominata nel decennio dei Settanta dalla riflessione interiore e dalla natura, temi spesso trattati in poesie brevissime che assumono talora i toni degli haiku o dei tanka giapponesi. Il principio guida è un'unione delle impressioni sensoriali con la scarsità formale che cattura il presente sottolineandone contemporaneamente l’essenza effimera. Qui punta l'attenzione del lettore sull'uomo e sulla sua opera di contemplazione, che è poi l'attività del poeta.
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OLEG RIABCHUK, "BETULLE ARGENTATE"
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LA FRASE DEL GIORNO
L’inadeguatezza della poesia / è il terreno su cui cammino.
PETER SANDELIN, La città del subconscio
Peter Johan Sandelin (Jakobstad, Finlandia, 30 maggio 1930 - Helsinki, 16 febbraio 2019), poeta e artista visivo finlandese-svedese. Debuttò come poeta nel 1951 con Ur svalans loggbok inserendosi nella tradizione modernista prendendo a modello Gunnar Björling e Rabbe Enckell.
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