Il poeta israeliano Meir Wieseltier è morto lo scorso 30 marzo a Tel Aviv in seguito a una reazione allergica ai medicinali anticancro. Considerato uno dei poeti e traduttori più eminenti e importanti nella storia di Israele, Wieseltier era nato a Mosca nel 1941 ed è stato professore presso il Dipartimento di Letteratura dell'Università di Haifa. Nel 2000 ottenne il Premio Israele per la letteratura e la poesia con la seguente motivazione: “la sua poesia schietta e mista, che combina retorica politica e sociale con dimensioni esistenzialiste, è stata una delle forze principali che hanno plasmato il volto del modernismo nella poesia israeliana negli anni Sessanta e Settanta; tuttavia, ha continuato a svilupparsi e rinnovarsi nei decenni successivi”. La sua poesia, diretta e provocatoria, non rifugge però dalla compassione e dalla comprensione che deriva dalla saggezza, esplorando vari territori e raggiungendo le vette più elevate nelle sensuali liriche amorose e nelle poesie dedicate a Tel Aviv. Molti suoi testi hanno anche valenza politica, in protesta contro l’occupazione dei territori palestinesi e contro la cultura israeliana della guerra.
.
FOTOGRAFIA © MOSHE SHAI/FLASH 90
.
CLIMA
Il mio clima preferito in tutto il mondo
è il clima di Tel Aviv in una notte d'inverno
Tel Aviv, come una donna spinta vestita
in una vasca da bagno. I teppisti le hanno fatto questo e ora barcolla
vergognosa per le strade, implorando pietà
Mostra un po' di misericordia per questa città, dille qualcosa di gentile
L'aria ha inumidito la sabbia e l’ha rinfrescata. Ora questa dolce umidità
vaga insonne, deliziata, per tutta la notte che l’ha preceduta.
Le accarezza la guancia mentre passa, ma non si ferma.
Trilli di umidità scivolano tra i cubi delle case,
scrostano gli intonaci. Tel Aviv si addormenta
in piedi e geme nel sonno
Dille qualcosa di gentile, si merita un po' di pietà
(da Il trionfo dell’anarchia, 2003)
.
.
SOLO IN EBRAICO
Solo in ebraico bello
rima con caffè,
dottore con un fornaio, e così
la poesia si sgretolerà su stuoie
rivolte al sole, diventando
una miriade di semi di zucca tremolanti.
la poesia diventerà bianca sui tetti piani,
svanirà nella leggera brezza
in un debole splendore, che ricorda
ossa umane
(da Uscita in mare, 1981)
.
LA FRASE DEL GIORNO
Ogni poeta a volte pensa / di essere l'ultimo poeta al mondo. / Come potrebbe essere altrimenti?
MEIR WIESELTIER, Il fiore dell’anarchia
.
Meir Wieseltier (Mosca, 8 marzo 1941 – Tel Aviv, 30 marzo 2023), poeta e traduttore israeliano. Fautore del modernismo, assunse il ruolo di un moralista alla ricerca di valori in mezzo al caos, scrivendo poesie di protesta sociale e politica con voce alternativamente anarchica e coinvolta, arrabbiata e premurosa, tagliente e lirica.
Nessun commento:
Posta un commento