lunedì 17 ottobre 2022

La confusione dei petali


DULCE CHACÓN

LA DURATA DEL MUTUO È SCADUTA

Ricordo
quando la simmetria era pari.
Prima della confusione dei petali:
sì, sì, sì, no, sì, no, no, sì;
quando gli innamorati erano due
e strappavano i petali no, sì, no, sì.
Non lo sapevo allora
che la grande fossa non è un luogo,
è una pretesa:
tutto deve essere restituito.

Adesso
gli sguardi cadono da un occhio solo

(da Quattro gocce, 2003)

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La poetessa spagnola Dulce Chacón si serve di una metafora economica e giuridica per raccontare la fine di un amore: il conto dei petali della margherita sfogliati dagli innamorati nei primi tempi alla fine non tornano più, quasi a confermare l’assioma di Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo: “L'amore. Certo, l'amore. Fuoco e fiamme per un anno, cenere per trenta. Lo sapeva lui cos'era l'amore”.

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FOTOGRAFIA © KRISTINA PAUKSHTITE/PEXELS

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Forse il tempo si misura in parole. Nelle parole che si dicono. E in quelle che non si dicono.
DULCE CHACÓN, La voce addormentata




Dulce Chacón (Zafra, 3 giugno 1954 – Madrid, 3 dicembre 2003), scrittrice e poetessa spagnola. Impegnata socialmente, per i diritti delle donne e contro la violenza di genere e la guerra, fu autrice di poesie, romanzi e testi teatrali, dedicati in gran parte alla guerra civile spagnola.


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