MARIO LUZI
NON SO COME
Nella nebbia di quella che tu fosti
dentro cieli improvvisi alta, friabile,
coronata di piogge, unta di lacrime,
risonante di echi, non so come…
Nel chiarore di quella che sei oggi,
o equanime, o discosta, non so come
le passioni desistono, precipita
il vento della mia vita in un turbine.
(da Un brindisi, Sansoni, 1944)
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Due tempi, due momenti da confrontare: il poeta Mario Luzi analizza la metamorfosi del rapporto con Elena, la donna che sposerà a Firenze nel 1942 (i versi risalgono all’anno prima). Dal confronto tra “nebbia” e “chiarore” esce anche il doppio confronto del poeta stesso, anch’egli mutato, che pure non riesce a interpretare le ragioni del cambiamento.
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JACK VETTRIANO, "COPPIA AL CAFFÈ"
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LA FRASE DEL GIORNO
La vita come deve si perpetua, / dirama in mille rivoli.
MARIO LUZI, Onore del vero
Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005), poeta italiano, fu uno dei grandi rappresentanti dell’Ermetismo. Più volte candidato al Nobel, fu insignito della Legion d’Onore. Fu Accademico della Crusca e senatore a vita.
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