HARRY MARTINSON
SERA ALL’INTERNO DELLE TERRE
Silente l’enigma si riflette. E fila
la sera nei giunchi quieti.
Qui c’è una trasparenza che nessuno osserva
nel tessuto dell’erba.
Silente la mandria mira con occhi verdi.
Discende verso le acque in serotina calma.
E il lago porta a tutte le bocche
il suo gigantesco cucchiaio.
(da Venti alisei, 1945 – Traduzione di Giacomo Oreglia)
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Harry Martinson, poeta svedese insignito del Premio Nobel nel 1974, praticava un surrealismo molto particolare, affondato nella natura e limitato alla sua terra, a quella regione di foreste e laghi, di mari freddi e ghiacci. Quel surrealismo appare qui nelle due immagini che rispettivamente usa per descrivere il prato – tessuto – e il lago – cucchiaio.
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GIOVANNI SEGANTINI, "ALLA STANGA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Ricorda sempre, o fratello, queste parole: / Dài profumo al fiore.
HARRY MARTINSON, Nomade
Harry Martinson (Jämshög, 6 maggio 1904 – Stoccolma, 11 febbraio 1978,) scrittore e poeta svedese. Nel 1949 venne eletto membro dell'Accademia Svedese. Nel 1974 gli venne conferito il Premio Nobel per la letteratura, insieme al connazionale Eyvind Johnson con la seguente motivazione: “per una scrittura che cattura le gocce di rugiada e riflette il cosmo”.
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