FRÉDÉRIC KIESEL
IL PIANOFORTE
Non credere
che i denti del pianoforte,
così bianchi, così lisci,
non mordano mai.
Di notte, quando la sala è vuota,
si vendicano.
Nei loro sogni, divorano
il pianista che li ha colpiti troppo forte.
(da Ça rime et ça rame: Anthologie thématique des poètes francophones de Belgique, 2006)
.
Le poesie di Frédéric Kiesel parlano direttamente alla sensibilità del lettore, offrendo una prospettiva originale, tenera e umoristica - in questo caso anche surreale - su un oggetto o un suo dettaglio: la sua ispirazione poetica si radica nella contemplazione degli elementi fornendo una chiave di lettura per i sentimenti e per la vita stessa.
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VLADIMIR KUSH, "SONATA AL CHIARO DI LUNA"
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LA FRASE DEL GIORNO
La musica non finisce chiudendo il pianoforte.
STANISŁAW JERZY LEC, Pensieri spettinati
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Frédéric Kiesel (Arlon, 24 febbraio 1923 - Bruxelles, 15 febbraio 2007), poeta, scrittore e giornalista belga. Indipendente da qualsiasi scuola di pensiero e lontano da qualsiasi progetto astratto, con pazienza, umorismo, calma e attenzione al passare del tempo, esplora la sottigliezza dei sentimenti e delle sensazioni.


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