giovedì 4 gennaio 2024

Un frastaglio di palma


EUGENIO MONTALE

ECCO IL SEGNO

Ecco il segno; s'innerva
sul muro che s'indora:
un frastaglio di palma
bruciato dai barbagli dell'aurora.

Il passo che proviene
dalla serra sì lieve,
non è felpato dalla neve, è ancora
tua vita, sangue tuo nelle mie vene.

(da Le occasioni, Einaudi, 1939)

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Di questo Mottetto di Eugenio Montale, l'ottavo, i critici notano in particolare "l'intimità tra l'io e il tu": il poeta, che si bilancia tra l'assenza materiale della donna amata - Clizia, l'amore puro - e la sua presenza spirituale, ritrova nel mondo reale il segno smarrito nel primo Mottetto, e lo ritrova in due forme, dapprima quella visiva di una foglia di palma che si tinge nel chiarore dell'alba, poi quella acustica del passo di lei che proviene dalla serra.

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FOTOGRAFIA © KIKATANI/PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO  

L’anima che dispensa / furlana e rigodone ad ogni nuova / stagione della strada, s'alimenta / della chiusa passione, la ritrova / a ogni angolo più intensa.
EUGENIO MONTALE, Le occasioni





Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981), poeta e scrittore italiano, Gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 “per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”, ovvero la “teologia negativa” in cui il "male di vivere"  si esprime attraverso la corrosione dell'Io lirico tradizionale e del suo linguaggio.


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