RACHEL BLUWSTEIN
LE TUE MANI
Le tue mani sono dolci come il grembo di una patria,
come questa, il loro contatto è piacevole, è oblio e calma.
Aggrapparsi ad esse e sapere:
Non avrò paura qui!
Una donna, sono solo una donna, una vite
che sale avviticchiandosi e che quando arriva al culmine,
già senza sostegno, afflitta e pallida
torna verso terra.
(da Poesie, 1985)
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La poetessa israeliana Rachel Bluwstein si affida alle mani dell’amato, torva in esse protezione come nel cuore della terra patria, ne ricava la sicurezza di cui ha bisogno. E quelle mani possono sostenerla quando non avrà sostegno – come dal bellissimo paragone dal sapore biblico della vite che si arrampica sul palo.
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FOTOGRAFIA © JACKSON DAVIS/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Saprà il tuo orecchio cogliere, anche dal silenzio, / il mio umile parlare? / Saprai proteggerlo come un amico, un fratello, / come una madre in seno?
RACHEL BLUWSTEIN
Rachel Bluwstein (Saratov, Russia 2 ottobre 1890 - Tel Aviv, 16 settembre 1931), poetessa russa naturalizzata israeliana. Conosciuta e venerata in Israele anche solo come Rachel o Poetessa Rachel: è stata uno dei primi autori a scrivere in ebraico, lingua di cui padroneggiò sia i registri più colloquiali, sia le più complesse sfaccettature del linguaggio biblico.
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