RAÚL GUSTAVO AGUIRRE
VITE PARALLELE
Escamandronimo, poeta
di scarso ingegno, voleva
come un dio essere immortale:
non ebbe altra passione.
Dedicò tutto il tempo
Escamandronimo di Lesbo
con estenuante zelo
ad avere fama universale.
Diversa fu Saffo,
sua figlia, che all’effimero
piacere e all’amicizia
non rubò un istante.
(da La pietra mobile, 1968)
Sulla falsariga di Plutarco, il poeta argentino Raúl Gustavo Aguirre pone a confronto la vita di Escamandronimo di Lesbo e quella di sua figlia Saffo per notare come il primo cercò per tutta la vita di raggiungere quella fama, quella gloria tra gli uomini, che mai ebbe; invece la seconda si dedicò al piacere e all’amore, ed ebbe in cambio la fama eterna come “Decima Musa”.
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JOHN WILLIAM GODWARD, "LA FAVORITA"
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LA FRASE DEL GIORNO.
La poesia cuoce il suo pane solo nell’amore, nell’amicizia.
RAÚL GUSTAVO AGUIRRE, Asteroidi
Raúl Gustavo Aguirre (Buenos Aires, 2 gennaio 1927 – 18 gennaio 1983), poeta argentino. Appartenente al gruppo dell’Invenzionismo, mostrò una certa influenza surrealista. Traduttore di Rimbaud e Apollinaire, diresse per dieci anni la rivista Poesía Buenos Aires.
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