MARIO BENEDETTI
TEMPO SENZA TEMPO
Mi serve tempo, ho bisogno di quel tempo
che gli altri abbandonano
perché ne hanno in abbondanza
o perché non sanno che farsene
Tempo
bianco, rosso
verde
anche marrone scuro
non mi importa il colore
tempo candido
che non posso aprire e chiudere
come una porta
Tempo per guardare un albero, un lampione
per andare fino all'orlo del sonno
per pensare che bello oggi non è inverno
per morire un po' e nascere subito
e per rendermi conto
e per darmi corda
Giusto il tempo necessario
per bagnarmi qualche ora nella vita
e indagare sul perché sono triste
e abituarmi al mio vecchio scheletro
Tempo per nascondermi
nel canto di un gallo
e riemergere in un nitrito
per essere di giorno
ed essere di notte
Tempo senza ritegno e senza orologio
Voglio dire mi serve
ossia ne ho bisogno
diciamo mi manca
un tempo senza tempo
(da Inventario uno, 1985)
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“Dammi retta, Lucilio, dedicati un po’ a te stesso e tieni da conto, tutto per te, il tempo che finora ti lasciavi portar via, in un modo o nell'altro, o, comunque, perdevi”. Il saggio consiglio di Seneca a Lucilio è lo stesso che prende per sé il poeta uruguaiano Mario Benedetti: il tempo è un bene prezioso, dobbiamo farne tesoro, essere consapevoli di esso e della nostra presenza in esso, per poter così vivere più intensamente.
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DIPINTO DI MIHAI CRISTE
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando ci si innamora le falangi / del tempo si accampano nell’oblio.
MARIO BENEDETTI, La vita è questa parentesi
Mario Orlando Hamlet Hardy Brenno Benedetti-Farugia, noto come Mario Benedetti (Paso de los Toros, 14 settembre 1920 – Montevideo, 17 maggio 2009), poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano. Figlio di immigrati italiani, fece parte della Generazione del’45. Nel 1973 fu costretto all’esilio dal golpe militare. Rientrò nel 1983.
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