PABLO NERUDA
IL PADRE
Terra dalla superficie incolta e arida
terra senza corsi d'acqua né strade
la mia vita sotto il sole trema e si allunga.
Padre, i tuoi dolci occhi non possono nulla
come nulla poterono le stelle
che mi bruciano gli occhi e le tempie.
Il mal d'amore mi tolse la vista
e nella fonte dolce del mio sogno
una fonte tremante si rifletté.
Poi… chiedi a Dio perché mi dettero
ciò che mi dettero e perché poi
incontrai una solitudine di terra e di cielo.
Guarda, la mia giovinezza fu un candido germoglio
che non si aprì e perde
la sua dolcezza di sangue e vitalità.
Il sole che tramonta e tramonta in eterno
si stancò di baciarla.. È l'autunno.
Padre, i tuoi dolci occhi non possono nulla.
Ascolterò nella notte le tue parole: …figlio, figlio mio…
E nella notte immensa
resterò con le mie e con le tue piaghe.
(da Crepusculario, 1923)
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José del Carmen Reyes Morales, ferroviere: è lui il padre di questa poesia, il padre del poeta cileno Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, che per pubblicare i suoi primi versi scelse lo pseudonimo Pablo Neruda per non farli conoscere come suoi proprio a José. Ed è la poesia che ho scelto per la giornata di San Giuseppe, tradizionalmente dedicata a onorare il papà.
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NORMAN ROCKWELL, "BREAKING HOME TIES"
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LA FRASE DEL GIORNO
Tuo padre è una parte di te stesso per sempre. Sapere di tuo padre ti insegna a sapere di più su di te. Ecco perché non importa dove si trovi o cosa abbia fatto.
BRANNON BRAGA, STar Trek: Next Generation, stagione 6, episodio 16
Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.
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