ALBERTO BEVILACQUA
IL FISCHIATORE DI PALUDE
T’aspetto come il fischiatore
di palude l’airone:
sono stagioni che non fai ritorno,
eppure la stagione è questa,
sono anni che fischio e non rispondi.
Dio, che altro fiume
forse t’accoglie oppure un giorno
hai sbattuto alla nave,
alla diga, a un filo d’alta
tensione o tempesta t’ha distrutto.
(da La crudeltà, Garzanti, 1975)
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“Come il fischiatore di palude, a Po, chiama l’airone”: è un’immagine cara ad Alberto Bevilacqua visto che la ripropone nel romanzo Il curioso delle donne. Ed è facile immaginare, come quest’uomo perso tra la terra e l’acqua, tra i pioppeti, tra i canneti in attesa dell’airone, anche il poeta in perenne e vana attesa di una donna ormai persa di vista, una delle tante amate ed evocate poi come sogni o misteri.
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FOTOGRAFIA © MIROKOLA/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Amore, forse un tutto / del niente / di cui siamo il complicato espediente.
ALBERTO BEVILACQUA
Alberto Bevilacqua (Parma, 27 giugno 1934 - Roma, 9 settembre 2013), scrittore e regista italiano, celebre per i romanzi “La Califfa”, “Questa specie d’amore” e “Il curioso delle donne”, è stato anche sceneggiatore, giornalista e poeta. Sensualità, nostalgia e disillusione sono tra i suoi temi prediletti.
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