JOHN GOULD FLETCHER
DONNA DAVANTI A UN’INFERRIATA CON UN OMBRELLO
La fine dell'estate vira in autunno:
I crisantemi sono sparsi
Sugli steccati.
Oro e vermiglio
Il pomeriggio
Aspetto qui sognando tramonti vermigli:
Nel mio cuore c’è un mezzo timore della gelida pioggia autunnale.
(da Stampe giapponesi, 1918)
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John Gould Fletcher era un poeta imagista: questa poesia che compone un ritratto di donna con poche chiare pennellate è un bell’esempio di quella corrente che all’inizio del secolo scorso si oppose al Romanticismo con l’uso di un linguaggio conciso e immediato, basato sulla precisione delle immagini.
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FREDERICK CARL FRIESEKE, “NEL GIARDINO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Come agosto finisce, la mattina / dopo una notte di pioggia si sente / (il cielo è più profondo ) che l’autunno / sta per venire; ci si guarda intorno / e non si sa che fare: tutto / è fresco, rinnovato da uno smalto / malinconico di perplessità!.
ATTILIO BERTOLUCCI, La capanna indiana
John Gould Fletcher (Little Rock, Arkansas, 3 gennaio 1886 – 10 maggio 1950), poeta imagista e critico d’arte statunitense, primo poeta del Sud a vincere il Premio Pulitzer. Tra le sue opere: Goblins e pagode (1916), Stampe giapponesi (1918), Poesie scelte (1938) e La montagna che brucia (1946).
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