JOSÉ GOROSTIZA
DISEGNI SU DI UN PORTO
1. L’alba
La marina
si mostra a colori scuri.
Dormono le cose. Quando giunge, l’alba
sembra una bolla sul mare.
E la vita è soltanto
un miracoloso riposo di barche
sulla soffice quiete della sabbia.
2. La sera
Rotolano le fragili onde
dei tramonti
come chiari canti di donne.
3. Notturno
Nessuno rompe il silenzio,
e nessuno si rammarica.
Si canta soltanto
al cadere del sole, dall’aurora.
Ma la luna, con il suo essere
luce al nostro semplice sguardo,
ci sembra sonora
quando le sue mani leggere versano
le agili ombre dei palmizi.
4. Elegia
A volte ho voglia di piangere,
ma mi consola il mare.
5. Canzonetta
Le barche escono all’alba.
Non si lasciano amare
perché spesso non tornano
o tornano solo per riposare.
6. Il faro
Rosso pastore delle barche da pesca.
7. Preghiera
La barca scura di un pescatore
stanca di remare
sulla spiaggia ha cominciato a pregare:
Preparami, Signore,
un porto nelle spiagge di questo mare!
(da Canzoni da cantare in barca, 1925)
.
Una lirica delicatissima caratterizzata dalla stessa purezza del tema trattato: la semplicità è ciò che caratterizza lo stile del poeta e diplomatico messicano José Gorostiza, come si può apprezzare da questa descrizione in varie scene, cui sono associati altrettanti disegni, dello scorrere del tempo in un porto.
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LEONID AFREMOV, “BARCHE DA PESCA”
.
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LA FRASE DEL GIORNO
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.
JACQUES-YVES COUSTEAU
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