BRUNO DALL’OLIO
IL ROVESCIO DEL REALE
Nel mio sognarmi
vado
come se non fossi io
e un altro divento
che sa tornare indietro
a ridosso del passato.
Ritorno
nei cortili delle cascine
pieni di giochi
e di canzoni
dove l'infanzia
con le rondini garriva
di serale allegria.
Lì sazio di sereno
fra mormorii sottili
e fugaci apparizioni
ritrovo la gioia
del poco o niente
e dei sonni lieti…
il rovescio del reale.
(da Verseggiare tra la gente, 1999)
.
La poesia di Bruno Dall’Olio è di una semplicità disarmante: sembra rifuggire dalle complicanze del reale per rifugiarsi nei mondi dove più sicuro è il passo, l’amore, la bellezza della natura, la memoria buona dell’infanzia. In realtà scava alla superficie delle cose, scalfendo con convinzione quella vernice di realtà per ritrovare il gusto più profondo della vita, che sia ricordo o rimpianto, che sia la nostalgia di un tempo che non tornerà mai più o anche solo la tranquilla pace del presente idillio domestico.
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CENA DA “L’ALBERO DEGLI ZOCCOLI” DI ERMANNO OLMI, 1978
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LA FRASE DEL GIORNO
Che rimangano impresse / nelle sabbie di cento cuori / le orme lievi /dei tuoi passaggi.
BRUNO DALL’OLIO, Arcobalenie
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