WILFRED OWEN
FUTILITÀ
Spostatelo al sole -
lo svegliava il suo tocco lieve
a casa, il sussurro della semina da fare,
e l’ha sempre svegliato anche in Francia,
fino a questa mattina e a questa neve.
Se qualcosa al mondo può svegliarlo
è il buon vecchio sole a saperlo.
Pensate a come sveglia i semi -
e in principio la creta di una fredda stella.
E il lento acquisto degli arti, i fianchi
innervati - ancora caldi - non li smuove?
Si è fatta alta per questo, la creta?
Perché si sono affaticati, i raggi fatui
a spezzare il sonno della terra?
(Futility, su The Nation, 15/6/1918 - Traduzione di Massimiliano Morini)
.
Il poeta inglese Wilfred Owen, autore della bellissima Dulce et decorum est, era un ufficiale che cadde sul campo di battaglia durante l'attraversamento del canale di Sambre-Oise il 4 novembre 1918, una settimana prima che la guerra finisse. La compassione che permea questi versi per uno dei tanti anonimi soldati caduti sui campi di Francia - un contadino che il sole non può più svegliare come faceva ai tempi della semina e anche lì, in trincea - è uno dei tratti principali dei suoi componimenti di guerra. E a quel titolo, Futilità, è affidata stavolta la considerazione sull’inutilità della guerra, sulla “vecchia menzogna: Dulce et decorum est pro patria mori”.
.
FOTOGRAFIA DI PUBBLICO DOMINIO
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Il fronte sfiorisce, / ma son soldati che appassiscono, non fiori / per i giochetti lacrimosi dei poeti.
WILFRED OWEN
Wilfred Edward Salter Owen (Oswestry, 18 marzo 1893 – Ors, 4 novembre 1918), poeta inglese. Ufficiale durante la Prima Guerra mondiale, cadde al fronte negli ultimi giorni del conflitto. Lasciò una raccolta di poesie che raccontano con crudezza la guerra e i suoi orrori.
Nessun commento:
Posta un commento