domenica 31 luglio 2011

E nella luna mi guardo


ASAF HALET ÇELEBI

IL LADRO

Dalla finestra è entrata
come un ladro, la luna,
e nella luna mi guardo,
seduto alla finestra.

Se bussassi alla porta,
ecco, certo uscirei,
e mi consolerebbe
se sapessi vedermi
nel furtivo sgusciare
via da questa finestra.

Ma qui dentro c'è un ladro
ed io temo davvero
d'essere proprio io
questo ladro che è dentro.

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Un delizioso gioco di scatole cinesi, la trasposizione in parole di un disegno di Escher o di un dipinto di Magritte. L’autore di questo gioiellino è Asaf Halet Çelebi, poeta turco. Influenzato dapprima dalla poesia ottomana – il Rubai – si avvicinò dopo il 1937 alla poesia occidentale, adottandone forme e tecniche e adattandole alla struttura tradizionale con temi però culturalmente legati alla Persia e all’India. E questa fusione è molto evidente proprio nei versi proposti oggi.

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FOTOGRAFIA © MOSAND.

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LA FRASE DEL GIORNO
Esistono degli uomini che non possono avere più nessun conforto, tranne l'illusione.
MAKSIM GORKIJ, L’eremita




Asaf Halet Çelebi (Istanbul, 27 dicembre 1907 – 15 ottobre 1958), poeta mistico turco. È considerato il primo poeta surrealista della Turchia. Nella sua giovinezza  fu ancora influenzato dalla letteratura di corte ottomana, ma a partire dal 1937 adottò stili e tecniche poetiche occidentali, come i versi in forma libera. Nelle sue poesie si trovano anche temi originari delle culture della Persia e dell'India. 


2 commenti:

Vania ha detto...

...la foto è suggestiva.
...la frase è interessante .
...la poesia è un enigma.
...sempre il "tutto" a parer mio.
ciaooo Vania

DR ha detto...

la bellezza della poesia sta proprio nell'enigma