Il medio corso dell’Adda ospita alcune centrali idroelettriche, alimentate dal Naviglio di Paderno, che sfrutta le acque del fiume canalizzate grazie a una diga mobile lunga 130 metri. Fu il primo intervento di sfruttamento delle risorse idriche, avviato nel 1898 dal “Comitato per l’applicazione dell’energia elettrica in Italia”, divenuto poi Società Edison e ora semplicemente Edison. È in pratica un “museo all’aperto” di archeologia industriale.
La prima centrale fu la “Bertini”, attivata nel 1898 a Porto Inferiore, frazione di Cornate: un sobrio edificio funzionale a pianta rettangolare la cui unica concessione architettonica è un frontone in stile neoclassico. Le condotte in acciaio chiodato si servono di un dislivello di 28 metri producendo 9.600 Kw. In quel periodo fu la più potente centrale idroelettrica d’Europa. Forniva i primi lampioni elettrici e le prime linee tramviarie milanesi collegandosi alla centrale di Porta Volta grazie a un sistema aereo di alimentazione lungo 32 km.
La “Carlo Esterle” sorge sempre a Cornate d’Adda, in località Resega, ed è la più potente con i suoi 24.720 Kw. Risale al 1914 e appare come una villa decorata in stile Liberty con motivi geometrici e floreali, colonne, lampioni e grondaie in ferro battuto, finestre in stile neogotico.
La “Taccani” fu costruita a Trezzo sull’Adda da Cristoforo Benigno Crespi, ideatore del “villaggio operaio” che prese il suo nome. È un edificio eretto tra il 1906 e il 1909, in modo da ricordare nello stile un castello feudale con tanto di merli e da armonizzarsi con i ruderi del castello e della torre del Barbarossa e da rispecchiarsi come un’unica struttura sul pelo del fiume. Delle tre è la meno potente, con i suoi 8.500 Kw.
L’itinerario per ammirarle è adatto a cicloturisti e pedoni: l’alzaia dell’Adda è infatti interdetta alle automobili. Il percorso si snoda tra le verdi sponde di robinie, sambuchi e castagni e il fiume, con suggestivi panorami. Purtroppo da circa un anno una frana ha interrotto la strada in località Rocchetta e i lavori per il ripristino sono ben lontani dall’essere anche solo iniziati. Si ipotizza di bypassare il tratto con un tunnel o una paratia in legno. Per questo le centrali non si possono più raggiungere dalle due discese a sinistra e a destra del ponte di Paderno: occorre arrivarci da Porto d’Adda, frazione di Cornate. Da lì si può discendere fino a Trezzo. Sono una decina di chilometri.
COME ARRIVARE
Autostrada A4: Uscita Trezzo: si può raggiungere Cornate d’Adda attraversando Busnago.
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LA FRASE DEL GIORNO
Buona la forza, meglio l’ingegno.
PROVERBIO ITALIANO
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