martedì 22 ottobre 2024

La gente


GHIANNIS RITSOS

ATENE, 1970

In queste strade
la gente cammina; la gente
corre, ha fretta
di partire, di andarsene (da cosa?),
di arrivare (dove?) — non lo so — non sono facce
— aspirapolvere, lattine, scatole —
Hanno fretta.

In queste strade, una volta,
sono passati con grandi bandiere,
avevano una voce (mi ricordo, l'ho sentita),
una voce udibile.

Adesso,
camminano, corrono, hanno fretta,
un'urgenza frenetica —
il treno arriva, ci salgono, si schianta;
luce verde, rossa;
l'uomo dietro la porta con il vetro rotto;
la prostituta, il soldato, il carnefice;
il muro è grigio
più alto del tempo.
Nemmeno le statue possono vedere.

(da Poesie scelte, 1974)

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Sul finire del 1970 Ghiannis Ritsos, dopo due anni di esilio a Samo ritorna ad Atene per sottoporsi ad una delicata operazione chirurgica. Arrivando dalla tranquilla vita delle isole, ritrova la città frenetica, rassegnata alla dittatura - durerà sette anni, dal 1967 al 1974 - ben diversa da quella che manifestava nelle piazze, muta e ripiegata nel grigiore del lavoro quotidiano.

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FOTOGRAFIA © NEWCASTLE LIBRARIES/FLICKR

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Non cantiamo per separarci dalle persone, fratello mio, / cantiamo per unire le persone.
GHIANNIS RITSOS, Quarta dimensione

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Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.


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