ROCCO SCOTELLARO
PER PASQUA ALLA PROMESSA SPOSA
Il giorno, Isabella, maturerà.
Sentirai le raganelle suonare
il tempo nascosto tra le viole.
E se farai ch'io non sia solo
quando l'aria s'intinge di burrasca
e i gheppi son cacciati nella mischia
e cantano la morte del Signore
solo gli angioli deturpati, allora
con tutta l'ansia che non ti so
dire potremo insieme vivere e morire.
1947
(da È fatto giorno, Mondadori, 1954)
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L’atmosfera della Settimana Santa, con il dolore per la passione e la morte di Cristo, così sentita in certi angoli del Sud, non poteva essere aliena a Rocco Scotellaro, poeta lucano, che raccomanda alla fidanzata di non lasciarlo solo in quel momento buio, trasfigurando il dolore del Cristo nel dolore di ogni uomo sotto quel cielo buio e burrascoso.
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FOTOGRAFIA © PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
E ho saputo la rovina del pianto / il canto del giovane Dio / e come la sera incalza anch’io: Padre, Padre / perché tu m’hai abbandonato!
ROCCO SCOTELLARO, È fatto giorno
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Rocco Scotellaro (Tricarico, 19 aprile 1923 – Portici, 15 dicembre 1953), scrittore, poeta e politico italiano impegnato nella lotta per miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei contadini. La sua poesia è caratterizzata da da un'ambientazione pastorale serena, da un'armonia di immagini e visioni che esaltano la vita bucolica.
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