martedì 14 marzo 2023

Giallo, arancio, limone


EUGÉNIO DE ANDRADE

OMAGGIO A MARK ROTHKO

Giallo, arancio, limone,
poi il carminio: tutto brucia
nella sabbia
tra le palme e il mare: era estate.
ma al posto del tuo nome
la terra ha il colore del verde
pensieroso, che solo la notte
sfiora dolcemente.

(da I solchi della sete, 2001)

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È un Eugénio de Andrade ormai anziano, assetato di luce, quello che scrive questi versi: il poeta portoghese navigando tra arte e ricordo associa i colori di una spiaggia estiva ai dipinti di Mark Rothko, espressionista astratto statunitense che esprimeva le proprie emozioni con pochi colori e poche forme definite affermando che l’arte è ”un’avventura in un mondo sconosciuto, che può essere esplorato solo da coloro che intendono assumersi il rischio”. Un'essenzialità che Eugénio de Andrade, maestro della riduzione all'osso del pensiero, non poteva non apprezzare.

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MARK ROTHKO, "SENZA TITOLO"

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Le passioni sono una sorta di sete, inesorabile e intensa, per certi sentimenti o stati provati.
MARK ROTHKO, Oltre l’estetica

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Eugénio de Andrade, pseudonimo di José Fontinhas Rato (Póvoa do Atalaia, 19 gennaio 1923 – Porto, 13 giugno 2005), poeta e scrittore portoghese, tradusse García Lorca, Borges, Saffo e Ritsos. Della sua opera José Saramago disse che è una "poesia del corpo cui si arriva attraverso una depurazione continua”.


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