VINCENZO CARDARELLI
ISPIRAZIONE PER ME È INDIFFERENZA
Ispirazione per me è indifferenza.
Poesia: salute e impassibilità.
Arte di tacere.
Come la tragedia è l’arte di mascherarsi.
(da Prologhi, Studio Editoriale Lombardo, 1916)
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È la dichiarazione di poetica del primo Vincenzo Cardarelli, antiromantica certo, addirittura asettica: la necessità di esprimere il pensiero passa attraverso un’analisi che ha bisogno del massimo rigore e di concentrazione. Se “la speranza è nell’opera”, l’idea va sviluppata, armonizzata come un tema musicale, con una certa impassibilità e un ascetismo autoimposto.
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GIORGIO DE CHIRICO, "ORFEO, TROVATORE STANCO"
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LA FRASE DEL GIORNO.
Ma vi dico, in verità, / che volentieri darei, se pur l’avessi, / una tanto gloriosa vocazione / per un poco d’allegra umanità.
VINCENZO CARDARELLI, Poesie
Vincenzo Cardarelli, nato Nazareno Caldarelli (Corneto Tarquinia, 1º maggio 1887 – Roma, 18 giugno 1959), poeta, scrittore e giornalista italiano. Sorta dall’Avanguardia degli Anni Dieci, la sua poetica rivela influssi dell’espressionismo linguistico e del frammentismo, ad esprimere temi come lo sradicamento, il viaggio, l'adolescenza, la perdita di identità.
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