EUNICE ARRUDA
UN VISITATORE
Chi scrive
è
un visitatore
Viene di notte
e prende il posto del
sonno
Si siede a tavola
e mangia la mia fame
Scrive
ciò che nemmeno supponevo
Firma con il mio nome
(da Cambio di luna, 1986)
.
Torna, come già accaduto in molti post, il poeta come profeta, come tramite di una rivelazione: anche la poetessa brasiliana Eunice Arruda sente di essere il mezzo attraverso cui la poesia stessa si esprime, un testimone che deve trasmettere il messaggio altrimenti inintelligibile.
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DIPINTO DI MIHAI CRISTE
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LA FRASE DEL GIORNO
Costruisco / un pezzo di / me / in ogni poesia.
EUNICE ARRUDA, Le cose effimere
Eunice Carvalho de Arruda (Santa Rita do Passa Quatro, 15 agosto 1939 - San Paolo, 21 marzo 2017), poetessa brasiliana. Laureatasi in Comunicazione e Semiotica, diresse l’Unione Brasiliana degli Scrittori. Esordì nel 1960 con È tempo di notte, cui seguirono altre tredici raccolte e un’antologia. La sua poesia fa della concisione un perno: taglia e riduce all’osso la parola.
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