CLARA JANÉS
DALLE SUE BRACCIA ADDORMENTATE
Dalle sue braccia addormentate
fiumi di sogno
presero d’assalto la mia bocca.
La riva delle mie labbra
fiorì
e riempì di papaveri
le sue rive,
una terra così quieta
e amorevole
da cancellare
le sue due ali d’ombra.
(da Arcangelo d’ombra, Crocetti, 2005 – Traduzione di Annelisa Addolorato)
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È un amore profondissimo questo della poetessa spagnola Clara Janés: l’unione non è solo con l’altro corpo, ma con ogni dimensione, fino a quella esterna della natura e della morte che ancora vivifica: “Tra le mute radici / che sostentano il bosco, / arcangelo mio d’ombra, / nell’insistente quiete / sotterranea, / apriamo rose d’amore”. Solo così possiamo decifrare il nostro io, la parte più segreta di noi.
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JOHN EVERETT MILLAIS, “OPHELIA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Anche il viaggio verso l’amore è conoscenza.
CLARA JANÉS, El País, 28 ottobre 2015
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