MIQUEL MARTÍ I POL
NATALE
Abbiamo costruito il presepe in un angolo
della sala da pranzo, su un vecchio tavolo,
lo stesso presepe di ogni anno
con l’asino e il bue e il bambino
i Re magi e la stella.
Abbiamo tracciato innumerevoli sentieri,
tutti diretti alla grotta,
in corrispondenza di vecchi pellegrini
- tutti noi – attenti all’austero percorso della prova.
E nella notte del mistero abbiamo cantato
gli antichi canti
dell’asino e del bue del bambino e dei Re Magi e della stella.
E abbiamo offerto la notte con gli occhi e le mani.
E cantavamo a voce bassa, con la vergogna forse di saperci fratelli
del bambino e di tutti nella notte della grande meraviglia.
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Il poeta catalano Miquel Martí i Pol trova il senso del Natale nella fratellanza con quel bambino nato nella grotta di Betlemme. Un augurio di fratellanza a tutti voi lettori del Canto delle Sirene.
Ancora Buon Natale!
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PRESEPE CATALANO A TARRAGONA
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LA FRASE DEL GIORNO
Forse Natale è che tutti dicono / a se stessi e a voce molto bassa il nome / di ogni cosa, masticando le parole / con attenzione, così da percepirne / tutto il sapore, tutta la consistenza.
MIQUEL MARTÍ I POL
Miquel Martí i Pol (Roda de Ter, 19 marzo 1929 – Vich, 11 novembre 2003), poeta, scrittore e traduttore catalano. Nato da umile famiglia, lavorò a lungo in una fabbrica tessile. Esordì nel 1954 con Parole al vento. Tradusse dal francese Saint-Exupéry, Apollinaire, De Beauvoir, Flaubert, Zola, Barthes.
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