MANUEL MACHADO
ESTATE
Frutteti
stracarichi.
Dorate
campagne…
Vetrate
schermate.
Riarsi
cespugli…
Penombra
arsura,
scirocco…
Tavolozza
completa:
estate.
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Il poeta spagnolo Manuel Machado in questo sonetto atipico di trisillabi senza neppure un verbo vede l’estate come se fosse un pittore: la stagione bella e calda prende i colori dalla sua tavolozza e dipinge con il rosso e l’arancione dei frutti, stende pennellate più scure per l’ombra dove si va a cercare il fresco, pone i toni del marrone sui terreni riarsi, colora d’oro le messi nei campi di frumento.
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FOTOGRAFIA © MALABRIGO
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LA FRASE DEL GIORNO
Estate, gioventù, tripudio di colori.
MANUEL MACHADO
Manuel Machado Ruiz (Siviglia, 29 agosto 1874 – Madrid, 19 gennaio 1947), poeta, scrittore e drammaturgo spagnolo, uno dei maggiori poeti della cosiddetta Generazione del '98, espressione del modernismo. Fratello maggiore del poeta Antonio, fu segretario di Ruben Darío. La sua opera è stata a lungo trascurata a causa dell’adesione al nazionalismo durante la Guerra di Spagna.
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