venerdì 13 marzo 2015

Una poesia non detta

 

LEON DE KOCK

CUORE DI JACARANDA

Sopporta in silenzio il tuo desiderio, cuore
- così dice Rumi, replicando
replicando al proprio cuore -
perché questa è la risposta.
Questa è la risposta.
Sopporta in silenzio il tuo desiderio, cuore.

E ora
questi germogli luminosi
sono il loro proprio silenzio.
Cuori che scoppiano
si appesantiscono.
In silenzio cantano
e quando cadono
piovono giù
una fioritura incombente
un clamore
una poesia non detta.

(da Bodyhood. Poems, 2011 - Traduzione di Franco Arato)


Le jacarande stanno al Sudafrica come i ciliegi al Giappone: la pioggia dei loro petali è un sakura tutto australe che tinge di viola le strade. Il poeta Leon De Kock legge in quell’effimero fiorire e cadere - che è già poesia - l’analogia con i moti del cuore e le loro maree, partendo da un verso del poeta e mistico persiano Rumi, fondatore dei celebri dervisci rotanti.

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Pretoria

JACARANDE IN FIORE A PRETORIA – FOTOGRAFIA © CLARE FLEMING

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LA FRASE DEL GIORNO
C'è nel mio cuore più di quel che ho sulle labbra, c'è nel mio desiderio più di quel che ho tra le mani.
KAHLIL GIBRAN, Sabbia e spuma




Leon De Kock (Mayfair, 1956), poeta, critico e traduttore sudafricano. Dopo aver lavorato come giornalista per diversi anni, è entrato a far parte del Dipartimento di inglese dell'Università del Sud Africa, dove è stato professore fino al 2006. Attualmente è a capo della Scuola di letteratura e studi linguistici presso l'Università del Witwatersrand.



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