JOSÉ MARÍA HINOJOSA
CALMA
A Luis Buñuel
Dove finisce il mare?
Dove comincia il cielo?
Le barche galleggiano.
o prendono il volo?
Si è perso l’orizzonte,
nel gioco mimetico
del cielo e dell’acqua.
Si è fuso il movimento,
in un solo colore
azzurro, un azzurro calmo.
Si fondono i colori;
si ferma il movimento.
Un solo colore resta;
non c’è sopravvento.
Dove finisce il mare?
Dove comincia il cielo?
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Un calmo surrealismo – tutto giocato sul colore che avvolge ogni cosa e diventa l’unica presenza in una marina – è alla base di questi versi di José María Hinojosa, poeta della Generazione del ‘27. A testimonianza di quanto ogni guerra – e in particolare ogni guerra civile - sia crudele, c’è da segnalare che la vita di questo poeta, finì come quella di Federico García Lorca: a strapparlo dal carcere dov’era rinchiuso e a fucilarlo, tre giorni dopo che García Lorca venne assassinato dai nazionalisti, furono però gli antifascisti repubblicani.
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SHAWN McNULTY, “SHIVER”
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LA FRASE DEL GIORNO
Voglio posare lo sguardo / solo nello spazio / che è semplice / e insieme complicato.
JOSÉ MARÍA HINOJOSA
2 commenti:
....domande e risposte...in questa "calma " poesia.
ciaoo Vania:)
calma e azzurra
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