SANDRO PENNA
L’ESTATE SE NE ANDÒ SENZA RUMORE
L’estate se ne andò senza rumore.
Nubi leggere ad una ad una il cuore
gremirono di segni senza nome.
La luna trascorreva ansiosa e onesta.
Lunga distesa sovra un muro nella
canicola dormiva un’altra età.
Nella mano stringeva il suo più caro
oggetto. Non per pudore ché non ha pudore
il sonno, e il sogno è solo anche in città.
(da Poesie, Garzanti, 1973)
Sandro Penna, oltre a essere poeta dagli incipit fulminanti come questo "L'estate se ne andò senza rumore", era anche capace di interiorizzare il paesaggio, di abbigliarlo con la sua leggerezza sempre venata di una sfumata nostalgia, con la sua autoimposta solitudine di osservatore della vita.
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FOTOGRAFIA © MARTIN ZUMTOBEL/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Di se stesso e di te, con tanto amore, / stringe una sola età – e allontana.
SANDRO PENNA, Poesie
Sandro Penna (Perugia, 12 giugno 1906 – Roma, 21 gennaio 1977), poeta italiano. Con toni epigrammatici, le sue poesie esprimono spesso un’intenso desiderio sensoriale di vita talora malinconico e cantano l’amore omosessuale (“Poeta esclusivo d’amore”, si definì egli stesso).
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