KONSTANTINOS KAVAFIS
RICORDA, CORPO
Ricorda non solo quanto fosti amato, corpo,
non solo i letti sopra cui giacesti,
ma anche quei desideri che per te
brillavano negli occhi apertamente,
tremavano nella voce – resi vani
da qualche impedimento casuale.
Ora che tutto è parte del passato,
è come se ti fossi concesso
anche a quei desideri – ricordali brillare
negli occhi volti verso te,
tremare nella voce, per te, ricorda, corpo.
(da Poesie erotiche, Crocetti, 1983 - Traduzione di Nicola Crocetti)
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Konstantinos Kavafis fece rivivere l’Ellenismo nel XX secolo: quel ricostruire a distanza di anni un mondo perduto sembra valere anche per la sua vita, la mediazione del ricordo è l’unica capace di valutare le emozioni, “storicizzandole”. Ma ecco che qui accade il miracolo: il desiderio stesso – “attesa del piacere” secondo la frase di Gotthold Ephraim Lessing resa celebre dalla pubblicità del Campari – nella memoria diventa compiuto.
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DIPINTO DI MAGGIE SINER
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E se non puoi la vita che desideri / cerca almeno questo / per quanto sta in te: non sciuparla / nel troppo commercio con la gente / con troppe parole in un viavai frenetico.
KONSTANTINOS KAVAFIS
Konstantinos Petrou Kavafis, (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – 29 aprile 1933), poeta e giornalista greco. Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all'antichità ellenistica, romana e bizantina, percorre, mirando al sublime, i vari gradi di un'esperienza estetica congiunta alla pratica dell'amore omosessuale.
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