sabato 17 luglio 2021

Rimanere, andarsene


JOHN MONTAGUE

NON C’È MUSICA

Ti dirò una dolorosa verità, poco compresa
è più difficile lasciare che essere lasciati:
rimanere, andarsene, fa comunque male.
Avrai sempre me da incolpare,
puoi sognare che avremmo potuto navigare;
dalla costola dell’assenza alla cordiale finzione.
Per strappare il vecchio amore dalle radici,
calpestare gli affetti passati:
non c'è musica per una canzone così dura.

(da Poesie scelte, 1982)

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Le poesie di John Montague trovano spesso la loro forma in sequenze estese che coinvolgono temi di viaggio ed esilio, identità nazionale e perdita personale. Qui il poeta irlandese si abbandona alla sfera privata raccontando la difficoltà di una separazione, quando l’amore finito rappresenta comunque una lacerazione.

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RICHARD BLUNT, "UNA STORIA DA RICORDARE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Tutti di solito sono convinti che le persone si separano perché una si è stancata dell'altra, per propria volontà o per volontà dell'altra persona. Ma non è così. I periodi finiscono, come cambiano le stagioni. Semplicemente. È una cosa su cui la volontà individuale non ha nessun potere. Viceversa, si ha la possibilità, fino a quando verrà quel giorno, di godere di ogni momento.
BANANA YOSHIMOTO, H/H




MontagueJohn Patrick Montague (Brooklyn, New York, 28 febbraio 1929 – Nizza, 10 dicembre 2016), poeta irlandese, è uno dei poeti anglofoni più noti della seconda metà del ‘900. Nel 1998 fu il primo a occupare la nuova Ireland Chair of Poetry, nel 2010 fu insignito della Legion d’Onore.


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