JOSÉ EMILIO PACHECO
MEMORIA
Non prendere troppo sul serio
quello che ti dice la memoria.
Potrebbe non essere stato quel pomeriggio.
Forse tutto fu illusione.
La grande passione
è esistita solo nel tuo desiderio.
Chi ti dice che non ti stia raccontando balle
per prolungare la fine
e suggerire che tutto ciò
almeno ha avuto un senso.
(da La sabbia errante, 1999)
.
Possiamo fare affidamento sulla nostra memoria? Il poeta messicano José Emilio Pacheco non ne è tanto convinto: il tempo sbiadisce ricordi, li altera, li scompone e li ricompone poi in forme differenti, arrivando all’autoinganno, sconfinando nel sogno – che spesso a sua volta è realizzazione di un desiderio: il falso ricordo sarà almeno servito a dare un senso ad ogni cosa.
.
FOTOGRAFIA © BEKIR TAYFUN TOKUCU/PIXABAY
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
La finzione / che chiamiamo memoria e che è oblio che inventa.
JOSÉ EMILIO PACHECO, Città della memoria
José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 - 26 gennaio 2014), scrittore, poeta, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della Generazione dei ‘50. La sua poesia concentra l’attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull’universo dell’infanzia e sulla vita nel mondo moderno.
Nessun commento:
Posta un commento