LILIANE WOUTERS
RICORDI
Ricordi, sono i miei amici
così cari, partiti in fretta,
ricordi, sì, è la parola,
questi volti nelle fotografie,
questi destini che tessono la loro storia
in segreto intorno alla mia vita.
Sulla lavagna della mia memoria
non ritrovi più i loro tratti:
il colpo di straccio del passato
li ha cancellati per sempre.
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Oblio e memoria: la poetessa belga Liliane Wouters medita con un amaro fatalismo su questi elementi legati al passato, ricordando il passaggio nella sua vita di persone che le sono state care e contemporaneamente quell’incompletezza del vivere che è caratteristica di fondo della sua poetica: “Luogo, durata, ah, che mi importa, / tutto va sullo stesso treno. / Non coglierò che un granello / di sabbia del destino, /per coglierlo, io sono nata”.
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ÉDOUARD VUILLARD, "LA SIGNORA VUILLARD A COLAZIONE A LA TOQUADE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Scrutare una foto fa male: / come rovistare nella sabbia.
LILIANE WOUTERS
Liliane Wouters, (Ixelles, 5 febbraio 1930 – Gilly, 28 febbraio 2016), poetessa, drammaturga, traduttrice e saggista belga di lingua francese. La sua poesia è all’insegna del “grido controllato”, rigorosa, precisa ed elegante, generalmente espressa in brevi componimenti ricchi di immagini e di musicalità.
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