JAIME GIL DE BIEDMA
MATTINA DI IERI, DI OGGI
Cade la pioggia sul mare.
Dalla finestra aperta,
contemplandola, appoggi
la tempia sul vetro.
Immagine di secondi,
immobile in controluce
si staglia il tuo corpo, nudo
ancora dalla notte.
E ti volgi verso me,
sorridendomi. Io penso
a come è passato il tempo,
e ti ricordo così.
(Mañana de ayer, de hoy, da Moralidades, 1966)
.
Una donna alla finestra arriva a impersonare il ricordo in questi versi del poeta catalano Jaime Gil de Biedma, autore barcellonese della Generazione del ‘50, dalla grande sensibilità poetica: è dal tesoro dei ricordi erotici e teneri che la memoria la estrae, confondendo i tempi nel breve momento di una poesia, cancellando la linea che va dal passato al presente: “Hai lasciato il balcone. / Si è fatto buio nella stanza / mentre ci guardavamo teneramente, a disagio / nel non sentire il peso di tre anni. / Tutto è uguale, sembra / che fu ieri”.
.
FOTOGRAFIA © RICHARD TUSCHMAN, DA EDWARD HOPPER
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
I misteri dell’amore sono dell’anima, ma un corpo è il libro in cui si leggono.
JAIME GIL DE BIEDMA
Jaime Gil de Biedma y Alba (Barcellona, 13 novembre 1929 - 8 gennaio 1990), scrittore spagnolo, considerato uno dei più importanti poeti della seconda metà del XX secolo e della Generazione del 50.Nel suo lavoro ha fatto ricorso al colloquialismo (con se stesso e con i suoi lettori) e all'ironia per evidenziare questioni sociali ed esistenziali.
Nessun commento:
Posta un commento