RICHARD PIETRAß
CAPOFITTO
Si addossano l’uno l’altro i giorni
Che mettiamo ad ardere. Le ore che lasciamo correre
E quanto accaduto in sonno. Strade
Ostruiscono strade. Nero sta il muro di nuvole.
Ma tu vieni, piccola pecora riccia,
Variegata sopra il cielo, che affila
Il suo coltello blu. Manchi
Nel mio bacio, che sa
Di cenere e mela e deve bastare.
(Sturzflug, da Kippfigur, 2009 - Traduzione di Davide Racca)
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Con il suo tipico stile che sembra assemblare frammenti, il poeta tedesco Richard Pietraß medita sullo scorrere del tempo e della vita, sui giorni arsi uno dopo l’altro come legna nel camino. Una bianca nuvoletta nell’azzurro è l’amore, la speranza, la luce che trafigge quel nero muro di nuvole.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
Sei la cella dentro la quale mi addenso / Un nucleo nel morbido pugno di terra. / Sei il nocciolo, la crepa del mondo che / Metto in versi. Solo la tua stretta mi fa grande.
RICHARD PIETRAß, Vorhimmel
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