DIEGO VALERI
VENISE
La gondole, en sortant de la verte splendeur
du grand canal, s’enfuit, svelte, dans l’ombre bleue
d’un très petit rio. Un pan de mur, couleur
d’ambre, avale ce noir fantôme à longue queue.
VENEZIA
La gondola, uscendo dal verde splendore
del Canal Grande, sfugge, affusolata, nell’ombra azzurra
di un piccolissimo rio. Una striscia di muro, colore
d’ambra, ingoia questo nero fantasma dalla lunga coda.
(Da Poesie, 1962)
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Le trasparenti immagini tipiche di Diego Valeri cesellano – in francese, lingua che insegnava all’Università – lo splendore veneziano, la scena di una gondola che lascia il Canal Grande per infilarsi in uno dei piccoli rii laterali. Come scrisse Pietro Pancrazi, “Venezia sta in Valeri: non è soltanto la sua città, è la sua cadenza, il suo tono”.
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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
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LA FRASE DEL GIORNO
La gondola nera, slanciata, e il modo in cui si muove, lieve, senza rumore alcuno, ha qualcosa di strano, una bellezza da sogno, ed è parte integrante della città dell'ozio, dell'amore e della musica.
HERMANN HESSE
Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.
4 commenti:
Bella la svelta gondola nera che scivola in silenzio, portandoti verso un amore...
Venezia città sospesa nel silenzio.
È verissimo... sono appena tornato da Venezia. Peccato i turisti... :-)
...mi permetto di essere Poeta...
...la sua Venezia..un respiro.
ciaoo Vania:)
Venezia, respiro e sospiro
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