MARUJA VIEIRA
SERA DI PIOGGIA, IV
Questa sera
tutti guardano la pioggia.
Qui ci sono un albero
e qualche colonna bianca.
Dove va il mio ricordo
ci sono fiori come spade di ametista
e gli uomini camminano in silenzio.
Qui la pioggia lancia
sempre più in fretta
le sue dita trasparenti
per vincere al sole la moneta del tempo.
Là, dove tu dimentichi,
non c’è la pioggia… soltanto fiori e un mare verde.
(da Palabras de la ausencia, 1953)
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Una contrapposizione tra presente e passato, tra condizione attuale e ricordo: alla pioggia che cade nell’oggi – un hic et nunc di grigiore e di una compostezza un po’ banale – corrisponde nell’ieri un giardino dai fiori variopinti sullo sfondo del mare. La poetessa colombiana Maruja Vieira si iscrive al club di chi rimpiange un altro luogo e un altro tempo dove forse la felicità era possibile.
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FOTOGRAFIA © BOMA DZIN
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LA FRASE DEL GIORNO
Lasciami il tuo ricordo, / quello di adesso. / Non importa se tu te ne vai. / Lasciami questo ricordo / dell’ultima ora dell’alba.
MARUJA VIEIRA, Clave minima
Maruja Vieira, pseudonimo di María Vieira White (Manizales, 25 dicembre 1922), poetessa e giornalista colombiana. "Battezzata" così da Pablo Neruda, ha pubblicato quindici libri di poesia, uno in prosa, e diverse colonne su vari giornali colombiani e venezuelani. Il suo lavoro evoca la sua città natale e la sua infanzia; la figura di persone care e di amici.
2 commenti:
..come mi ha fatto sorridere...il tuo...si iscrive al club.:))
...la poesia...una "riflessione/lana" ....ben dipanata.
ciaoo Vania:)
be'... Maruja non è sola in questo club, non è certo esclusivo
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