mercoledì 16 ottobre 2013

E il naufragar m’è dolce

 

GIACOMO LEOPARDI

L’INFINITO

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

(da Canti, 1831)

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Con questo post le poesie sul Canto delle Sirene raggiungono la cifra di duemila: duemila poesie sparse lungo i giorni per quasi sei anni. Ne ho scelta una importante, forse la poesia italiana più famosa di tutti i tempi, che neppure l’insegnamento ai tempi della scuola è riuscito a svilire: quell’Infinito che Giacomo Leopardi scrisse in gioventù, tra il 1818 e il 1819. Quel poeta seduto sulla sommità di un colle a spaziare con lo sguardo sulla pianura sottostante, sul cielo azzurro e infinito, inseguendo pensieri mistici e il gusto tipicamente romantico per la nostalgia dell’assoluto, è anche l’uomo che tenta di elevarsi, di abbandonare la condizione terrena per penetrare il mistero della vita con la filosofia, con l’arte, con la poesia… Quello che in piccolo è lo scopo fondante di questo blog.

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Friedrich

KASPAR DAVID FRIEDRICH, “HÜGEL UND BRUCHACKER BEI DRESDEN”

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LA FRASE DEL GIORNO
L'immaginazione è il primo fonte della felicità umana. Quanto più questa regnerà nell'uomo, tanto più l'uomo sarà felice.
GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone




Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Saverio Pietro Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837), poeta, filosofo, scrittore e filologo italiano. La sua poesia si collega a un’approfondita riflessione sulla condizione e il destino dell’uomo nella civiltà moderna sulla traccia di una concezione radicalmente pessimistica dell’esistenza.


9 commenti:

attimiespazi ha detto...

Maestoso..

-Liolucy

DR ha detto...

è l'aggettivo più calzante per questa lirica

Spartana ha detto...

beh che dire.. 2000 di questi post! Prima o poi arriverà l'Antologia del Canto delle sirene, lo so :-)

Rosanna Bazzano ha detto...

Peereperepereperepere…. c'è da suonare le trombe e fare la ola davanti all'infinito?
No, fare silenzio è il tributo più giusto per tale meraviglia…

Rosanna Bazzano ha detto...

ah, quasi dimenticavo, auguri Canto delle sirene!

Greta ha detto...

Complimenti sinceri per la pazienza e la dedizione di scegliere una poesia e un poeta per ogni giorno dell'anno.
La cultura è quello che ci eleva e va coltivata specialmente oggi. Nel mondo dell'apparenza e dei soldi sembra che la cultura non serva...invece è una delle poche cose che possono salvare l'uomo!

DR ha detto...

eh, grazie per i complimenti, a tutte quante

Vania ha detto...

!!!!..in ritardo....

...che dire..Infinite/i Poesie/Auguri :)

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

infinite grazie