KARMELO C. IRIBARREN
CHE FORTUNA CHE HO
È sul divano, raccolta
come un uovo. Parla
con sua madre al telefono.
Ride. Poi corruga appena
la fronte. Cose così.
Io la guardo soltanto:
c’è luce in lei, anima, vita,
mi piace osservarla, ascoltare
la sua voce. Talvolta non
posso fare a meno di dirmelo:
Che fortuna che hai, scemo!
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Minimalismo amoroso questo di Karmelo C. Iribarren, poeta spagnolo: insomma, la vita, soltanto la vita nel suo divenire, nel suo accadere fa parte dei suoi versi. E lo è anche la meraviglia di avere una donna che lo ama, lo stupore di essere amato. Perché, alla fine, Iribarren siamo noi: le sue emozioni sono le nostre, i suoi dubbi, i suoi pensieri, le sue ansie sono le nostre.
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RICHARD EDWARD MILLER, “WOMAN LYING ON A SOFA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Forse questo è l'amore quando raggiunge la sua vetta. Ebbro come uno scalatore che s'è arrampicato e poi è arrivato e più su di così non può andare perché comincia il cielo.
MARGARET MAZZANTINI, Venuto al mondo
Karmelo C. Iribarren (San Sebastián, 19 settembre 1959), è un poeta spagnolo, autodidatta. Associata al “realismo sporco” di Bukowski e Carver, in realtà la sua è una poesia più minimale, molto spesso frutto di osservazione della strada e dei bar, che l’ha fatta definire “realismo pulito” e “poesia di esperienza”.
2 commenti:
...la bellezza del quotidiano messa su un piedistallo...secondo me..questa poesia.
ciaooo Vania:)
la bellezza del quotidiano, hai ragione, Vania: accorgersi di quello che si ha mentre magari si cerca chissà che cosa
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