VICENTE GERBASI
GLI INNAMORATI
I visi degli innamorati, sul prato,
si voltano indifferenti, verso il tuono,
brillano nella pioggia
che fa tremare i fiori.
Tra peschi e mandorli,
che nel giro delle stagioni
si coprono di api,
gli innamorati
sono un istante infinito,
il sogno del tempo
sconvolto dalla sua stessa burrasca.
Il fulmine fugge via
tra le rose e i galli.
Il tempo sprofonda con rami e nuvole
nelle pozzanghere formate dalla pioggia
vicino agli innamorati
che eternamente dimenticano
la loro storia,
abbandonati al lampo
e a un sapore di miele silvestre.
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Gli innamorati vivono del presente: la loro vita è nello stare insieme in quell’eterno istante, che diventa infinito nell’amore. Sono quel lampo continuo in cui vivono la loro dolcezza, la loro realizzazione consiste in quella pienezza amorosa. Così li osserva, così li vede il poeta venezuelano Vicente Gerbasi: nel loro duale, nel loro essere unità formata da due entità, si isolano dal mondo fino a cancellare il tempo.
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PIERRE-AUGUSTE COT, “LE PRINTEMPS”
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LA FRASE DEL GIORNO
E tutto scorre in me e tutto cade, e tutto è un rumore, / un avvicinarsi e amare, e soffrire per l’amata / ricondurre tutto al sogno / e fare della terra un sogno.
VICENTE GERBASI
Vicente Gerbasi (Canoabo, 2 giugno 1913 - Caracas, 28 dicembre 1992), scrittore, poeta, politico e diplomatico venezuelano. Membro del Gruppo poetico Viernes, tentò un'indagine sistematica del linguaggio per indagare le peculiarità del paese, evidenziandone i connotati magici e la sua poetica cosmogonia.
2 commenti:
...si...mielosa questa poesia...come lo è il soggetto e i soggetti in questione:)
ciaooo Vania
ah, l'amour...
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