giovedì 23 maggio 2024

Shin Kyeong-nim


Il poeta sudcoreano Shin Kyeong-nim è morto ieri all’età di 88 anni nell’ospedale di Gojang-si. Cresciuto nell'antica cultura rurale coreana, raccolse le canzoni tradizionali dei villaggi rurali. La sua fama come poeta risale principalmente alla pubblicazione della raccolta Nong-mu (Danza rurale) nel 1973, che contribuì ad aprire la strada all'accettazione pubblica di una poesia radicata in dure realtà sociali, una letteratura militante che sarebbe diventata la poesia operaia degli anni '80. Vi echeggiano i ricordi della violenza politica che ha caratterizzato la storia della Corea sin dalla sua liberazione dal dominio giapponese nel 1945, la politica di industrializzazione del governo che portò ad un ulteriore brutale sradicamento delle popolazioni rurali. In una cultura letteraria abituata all'individualista "io" della tradizione romantica occidentale, o alla voce abbastanza non specificata dei moderni testi coreani, il "noi" collettivo impiegato da Shin era percepito come profondamente scioccante. Si verificò una grande scissione letteraria e gli scrittori più attivisti e "impegnati" fondarono il proprio movimento, sostenendo il coinvolgimento sociale.

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FOTOGRAFIA © YONHAP

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UNA MATTINA DI NEVE

“Buongiorno.
Oggi, tra tutti i giorni, le folate sono gelide.
"Come resisterai quest'inverno?"
"Fiorirai di nuovo l'anno prossimo?"

Questo dicono i vecchi alberi ai vecchi alberi,
questo dicono i derelitti ai derelitti,
tossendo e scrollandosi di dosso la neve.

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COMMEMORAZIONI

1.

Soprabiti durumagi in cotone
puzzolenti di vino di riso
gli uomini accovacciati su stuoie di paglia
discutevano dei tempi con facce smunte.
Volti spaventosamente emaciati.
I bambini erano comunque allegri.
Su un falò acceso al riparo di una roccia
arrostivano la torta di riso e il merluzzo essiccato,
correvano in tondo e cadevano a capofitto.

2.

--Anche dopo vent'anni il villaggio natale
non è minimamente cambiato. Come la povertà
il fumo tiene avvolto il villaggio
e i cani abbaiano
i bambini piangono e mi gridano
dietro.
Parla! Parla! Parla!
Ahimè, non c'è niente che posso dire.

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IL FIUME

Le gocce di pioggia singhiozzano e piangono.
Piangendo forano il terreno fangoso.
I bambini evitano le gocce di pioggia.
Piangendo, vagano nel fiume.

Potrebbe il fiume dimenticare quel suono di pianto?
Potrebbe dimenticare il suono degli spari e delle grida?
Potrebbe dimenticare quei piccoli pugni e quei piedini nudi?

Il vento singhiozza e piange.
Piangendo vortica sul fiume.
I bambini vagano dietro al vento.
Piangendo, vagano sotto la pioggia che cade.

(da Danza rurale, 1973)

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  LA FRASE DEL GIORNO  

Ciò di cui dobbiamo vergognarci / non è solo il modo selvaggio in cui  imbrogliamo e veniamo ingannati. / Non è solo l'oscurità che nasconde il paradiso stesso.
SHIN KYEONG-NIM, Danza rurale




Shin Kyeong-nim (Chubgju-gun, 6 aprile 1936 – Gojang-si, 22 maggio 2024), poeta sudcoreano. Conosciuto come un "poeta del popolo", scrisse versi fondamentalmente su un unico argomento: la vita e la gente dei villaggi agricoli coreani. La rappresentazione delle realtà della vita contadina conserva un senso di lirismo poetico che le conferisce una certa grazia.


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