JUAN JOSÉ SAER
AI PECCATI CAPITALI
Con la nostra fantasia, ci liberano
dalla pura materia, ma cadiamo nella rete
della speranza. Peccati, vizi e perfino
le deboli virtù, ci separano
del corpo unico del caos.
Ci derubano
del legno e dei mari.
Guardiani sulla soglia del nulla.
(da L'arte di narrare, 1977)
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I sette peccati capitali per la dottrina cattolica sono: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Hanno ispirato opere letterarie (Dante ci tappezza l'Inferno) e film (ispirano i sette omicidi che vengono compiuti in Seven). Il poeta argentino Juan José Saer, con la sua visione nihilista compie un'opera di desacralizzazione, sfumando i confini dei vizi e delle virtù, accomunandoli nella medesima limitazione.
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HIERONYMUS BOSCH, "SETTE PECCATI CAPITALI"
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LA FRASE DEL GIORNO
Tra tante stelle, speranze: / riflessi di un regno animale.
JUAN JOSÉ SAER, L'arte di narrare
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Juan José Saer (Serodino, 28 giugno 1937 – Parigi, 11 giugno 2005), scrittore e poeta argentino. È ritenuto uno dei più importanti ed influenti autori della letteratura latinoamericana e della letteratura in lingua spagnola del XX secolo. Spazio e tempo sono i temi principali della sua opera.
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