PAT SCHNEIDER
LA PAZIENZA DELLE COSE COMUNI
È una specie di amore, no?
Come la tazza contiene il tè,
come la sedia sta solida e salda sulle gambe,
come il terreno riceve la suola delle scarpe
o le dita dei piedi. Come le piante dei piedi sanno
dove dovrebbero essere.
Ho pensato alla pazienza
delle cose comuni, come i vestiti
attendono rispettosamente negli armadi
e il sapone si asciuga discretamente sul piattino,
e gli asciugamani assorbono l'umidità
della pelle della schiena.
E l’adorabile ripetizione delle scale.
E cosa c'è di più generoso di una finestra?
(da La pazienza delle cose ordinarie, 2003)
.
Non è una semplice celebrazione degli oggetti e della loro utilità quella che fa la poetessa statunitense Pat Schneider: è una gratitudine spirituale, una sorpresa del vivere e del sentirsi vivi, dell’essere capaci di osservare e del non dare le cose per scontate. È in questa curiosità che si manifesta il rapporto con il mondo – che poi si trasforma in scrittura o in poesia: “Sono come te, curiosa e piccola. Come te, mi fermo con attenzione e apro i miei sensi per cercare di leggere l'aria, le nuvole, l'inclinazione del sole, i piccoli movimenti degli animali, tutto nella speranza di apprendere il segreto per sapere se sono amata”.
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ROBERT LENKIEWICZ, "TRE SEDIE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Lasciati guidare dalla tua gioia.
PAT SCHNEIDER, Come entra la luce
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Pat Schneider (Ava, Missouri, 1 giugno 1934 – Amherst, Massachusetts, 10 agosto 2020), scrittrice, poetessa, editrice e insegnante di scrittura statunitense. Nelle sue poesie ha esplorato le questioni razziali e la povertà e ha praticato una spiritualità che attingeva da più religioni.
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