ROSA LEVERONI
ELEGIE DELL'AMORE INCERTO, IV
Non dirò più l'amore che fu la fiamma
di quel mio canto passato.
Ora l'amore sarà la fonte più pura
di questo mio canto silenzioso.
nell'ora stanca del mezzogiorno
lei sarà il riposo
dove troverò il profumo e la fermezza
del mio appartato giardino.
(da Epigrammi e canzoni, 1938)
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La solitudine è, per la poetessa catalana Rosa Leveroni, la “rosa perfetta”, “amica del mistero” che cresce dentro di lei e che la pone in rapporto con il mondo: “Non lasciarmi mai, / oh, mia solitudine”. È il tema fondamentale che attraversa tutta la sua opera poetica, l’oscillare all’interno del paesaggio naturale tra la speranza e il dolore, con il ricordo di un passato irrecuperabile a donare i toni dell’elegia.
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DIPINTO DI ANGELICA PRIVALIHIN
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LA FRASE DEL GIORNO
Non chiedermi, amore, perché ti amo, / se non trovo ragioni. Ma potrei / parlarti della meraviglia dell'usignolo / e del pulsare del sangue, o della sicura / dolcezza della radice nella terra, / o del dolce pianto delle stelle?.
ROSA LEVERONI, Presenza e ricordo
Rosa Leveroni i Valls (Barcellona, 1°aprile 1910 – Cadaqués, 4 agosto 1985), poetessa spagnola legata alla resistenza culturale catalana nel periodo franchista. La sua poesia, influenzata dall’opera di Carles Riba, è caratterizzata dal tema amoroso e dalla riflessione sul destino umano.
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