domenica 15 dicembre 2019

Come viene viene


GIOVANNI RABONI

O FORSE LA FELICITÀ

O forse la felicità
è solo degli altri, d’un altro tempo,
d’un’altra vita e a noi non è possibile
che recitarla come viene viene,
a soggetto, ostinandoci a inseguire
la parte di noi stessi
in un vecchio, bizzarro canovaccio
senza capo né coda…


(da Barlumi di storia, 2003)

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“La felicità esiste, ne ho sentito parlare” chiosava nel suo aforismario Il malpensante lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino. È più o meno il pensiero del poeta milanese Giovanni Raboni: la felicità esiste, la vediamo, ma non tocca a noi, è degli altri, l’importante è non cercarla allora e prendere coscienza della sua impossibilità: “Mai davvero felice e mai del tutto / infelice – oh, l’ho capito; e mi regolo”.

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MARINA MEIRELLES, "FELICITÀ"

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LA FRASE DEL GIORNO
La felicità è il fine di se stessa.
JORGE LUIS BORGES




Giovanni Raboni (Milano, 22 gennaio 1932 – Fontanellato, 16 settembre 2004), poeta, critico letterario, giornalista, traduttore e scrittore italiano appartenente alla "generazione degli anni Trenta. Nel solco della tradizione lombarda, elaborò sin dalla prima raccolta Le case della Vetra (1966) una poetica d'intonazione civile ma anche esistenziale con toni piani e sommessi.


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