PEJO JAVOROV
VIENI!
I tuoi occhi sono cieli stellati.
I capelli il velo crepuscolare
della tarda sera, i tuoi capelli!
Il tuo respiro – fresco, di fanciulla,
è il fresco alito del sud che dà vita,
uno zefiro addormentato in mezzo ai fiori.
Vieni, morta e fredda è la giornata.
In questa notte di luna, coi capelli sciolti,
china su di me,
vieni e respira sul mio volto,
vieni e riscalda il freddo cuore,
in questa notte di luna, sotto i cieli stellati.
(da Poesia, 125, Febbraio 1999 - Traduzione di Valeria Salvini)
.
Il desiderio dell’amata, assente e lontana, fa esprimere nel suo periodo simbolista il poeta bulgaro Pejo Javorov in versi che – ancora una volta in poesia – riecheggiano la descrizione della sposa del Cantico dei Cantici, qui adattato agli sterminati campi di rose della Bulgaria.
..
LUCIEN FREUD, "RITRATTO DI CAROLINE BLACKWOOD"
.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
Io non vivo: ardo.
PEJO JAVOROV
Pejo Javorov pseudonimo di Pejo Totev Kracholov (Čirpan, 1º gennaio 1877 – Sofia, 29 ottobre 1914), poeta bulgaro. Avvicinatosi al realismo, passò poi al simbolismo. Le sue opere e la sua vita sono caratterizzate dalla vicinanza al movimento di liberazione macedone. Non resse al suicidio della moglie Lora e si uccise a 37 anni.
Nessun commento:
Posta un commento