ELIZABETH AZCONA CRANWELL
SI RIVELA E SI ILLUMINA
a Alejandra Pizarnik
Volevamo che l’amore dicesse il futuro, nel segreto meccanismo
del tempo, il rumore della vita.
Conoscevamo la sua voce, la sua musica oscura alle finestre.
E non è rimasto nulla, nemmeno un leggero bagliore che disdegna la sua
forma per le cose del mondo.
Tuttavia nella rosa tante volte osservata si è accesa
una luce che trasforma il senso della notte.
(da Antologia della poesia argentina, selezione di Raúl Gustavo Aguirre, 1979)
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L’amore secondo la poetessa argentina Elizabeth Azcona Cranwell con dedica – necessaria – all’amica Alejandra Pizarnik che nel 1980 lei stessa, a otto anni dalla morte, definì “poetessa sorella” per identico sentire. E dunque quando passa non lascia neppure un lampo, un bagliore l’amore… Anzi no: rimane quella luce ricordata che dà senso a tutto.
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FOTOGRAFIA © IHTAR/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Qualcosa dall’amore / trae una magia equivoca che mi inventa di nuovo. / Qualcosa per toccare la mia vita come un passero.
ELIZABETH AZCONA CRANWELL
Elizabeth Azcona Cranwell (Buenos Aires, 10 marzo 1933 – 2 dicembre 2004), poetessa surrealista, traduttrice e critica letteraria argentina. Tradusse William Shand, Dylan Thomas e Edgar Allan Poe e collaborò alla pagina letteraria del quotidiano La Nación.
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