MARIO BENEDETTI
LUNA CONGELATA
Con questa solitudine
infida
e tranquilla
con questa solitudine
di crepe consacrate
di ululati lontani
di mostri di silenzio
di forti ricordi
di luna congelata
di notte per gli altri
di occhi spalancati
con questa solitudine
inutile
e vuota
si può a volte
capire
l'amore.
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Notte. Una notte fredda e solitaria. Fuori la città vive come un animale fantastico, con i suoi suoni di sirene, con i suoi silenzi improvvisi. E un uomo, un poeta, l’uruguaiano Mario Benedetti veglia senza riuscire a prendere sonno: sua compagna è la solitudine, calma e tranquilla, inutile apparentemente. Eppure, proprio in questa solitudine, forse proprio perché si ha la misura della sua assenza, è possibile comprendere l’amore.
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FOTOGRAFIA © DAN HELLER
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LA FRASE DEL GIORNO
Sei sola / sono solo / ma a volte / la solitudine può / essere una fiamma.
MARIO BENEDETTI
Mario Orlando Hamlet Hardy Brenno Benedetti-Farugia, noto come Mario Benedetti (Paso de los Toros, 14 settembre 1920 – Montevideo, 17 maggio 2009), poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano. Figlio di immigrati italiani, fece parte della Generazione del’45. Nel 1973 fu costretto all’esilio dal golpe militare. Rientrò nel 1983.
2 commenti:
...mi è venuta in mente la canzone di Fortis.."qui la luna"....guardando la foto.:)
ciaoo Vania
La luna ha una valenza forte in questa poesia...
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