NIKIFOROS VRETTAKOS
PACE
È come un rametto di mandorlo in un bicchiere
nel mio cuore l’amore. Vi cade il sole
e si colma d’uccelli.
L’usignolo più bravo dice il tuo nome.
(da Quercia reale, 1958 - Traduzione di Filippo Maria Pontani)
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Il sole, l’amore, la pace: tre dei temi prediletti del poeta greco Nikifòros Vrettàkos emergono da questi versi. La bellezza e la serenità vanno di pari passo, la felicità dell’amore è il perno su cui si inserisce la poesia stessa di Vrettàkos: “Nella poesia tutto deve girare / come avviene nell’universo. / (…) Cerco di fare un mondo a cui nulla / mancherà. Un mondo com’era / prima della corruzione”.
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VINCENT VAN GOGH, "RAMO DI MANDORLO FIORITO IN UN BICCHIERE"
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LA FRASE DEL GIORNO
Come un ramo fiorito / voglio che la mia parola sia raggiungibile (...) / Le mie parole siano percepite / come gli occhi percepiscono la luce.
NIKIFÒROS VRETTÀKOS, L’abisso del mondo
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Nikifòros Vrettàkos (Krokeès, 1° gennaio 1912 – Plumitsa, 4 agosto 1991), scrittore e poeta greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda guerra mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli. Tra le sue opere: Le smorfie dell’uomo, 1940, L’abisso del mondo, 1961, Itinerario, 1972, Protesta, 1974, Eliotropio pomeridiano, 1977, La filosofia dei fiori, 1988.
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