FRANCISCO PINO
TEMPO
Cielo,
pino,
acqua,
Dio.
Quattro
per
solo
due:
io
e
la
sera.
(da Versi per distrarmi, 1982)
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In questa originalissima poesia di Francisco Pino la tensione poetica si esprime in una visualità verticale: con solo dodici parole il poeta spagnolo descrive un paesaggio e vi si situa. In un’altra poesia della raccolta dirà: “Campo solitario. / Mi incontro con me stesso. / Sono la mia radura”.
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FOTOGRAFIA © ISHERMAN/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Tira un sasso nell'acqua, / quando non lo vedrai più / le sue onde ti diranno / quello che non poteva dirti. // Fai lo stesso con una / singola parola. Tirala sulla pagina / e aspetta. A poco a poco i suoi mille cerchi / ti daranno la sua anima.
FRANCISCO PINO, Gravità
Francisco Pino (Valladolid, 18 gennaio 1910 - 22 ottobre 2002), poeta spagnolo. Di famiglia borghese, rifiutò di coltivarne gli interessi economici per dedicarsi alla letteratura. Dapprima seguace di Jorge Guillén, poi creazionista e surrealista, praticò una poesia sperimentale, visuale e religiosa.
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